MEDEA’S room

Il progetto "MEDEA'S room" è proposto in ambito scolastico ed universitario in riferimento alla Giornata internazionale della donna che ricorre l'8 marzo.

"MEDEA'S room" è il titolo di uno spettacolo dal vivo e di un progetto che affronta la tematica dei diritti delle donne. Prende origine dal mito di Medea distanziandosi dalla interpretazione di Euripide, sviluppando un'altra narrazione nata da una lunga indagine storica della scrittrice Christa Wolf da cui emerge che Medea, sebbene esule e straniera, è una donna che non rinuncia a se stessa, rivendica rispetto per la sua identità, la sua diversità, la sua capacità di portare cura, ma il mondo maschile greco, per il quale alla donna è dato solo di occuparsi dei figli e di essere le guardiane dell'oikos, non può sopportare la sua autonomia, la sua forza e soprattutto il fatto che lei sappia dei misfatti della politica, della violenza, della crudeltà e delle inique scelte per la conservazione del potere, per questo viene additata e screditata. Le attività promuovono una riflessione sulla discriminazione di genere e la violenza nella vita quotidiana delle donne, sui rapporti di potere e sui modelli di relazione tra i generi, sul carattere di prossimità della violenza contro le donne nei luoghi della vita quotidiana, sui processi di elaborazione di modelli femminili e maschili degli ultimi decenni, sulle barriere invisibili che veicolano pregiudizi e stereotipi.

Le attività per problematizzare riflessioni e dibattito si avvalgono di:

- proiezione del film documentario "PARLA CON LUI", regia di Elisabetta Francia. Il documentario contiene interviste a uomini abusanti, colloqui con ex detenuti, operatori del 118, poliziotti, p.m., 60enni, ma anche giovani studenti e confronti tra padri e figli. La regista cerca di risalire alle cause della violenza domestica, alla mente e al corpo degli uomini ascoltati per cercare di capire cosa porta un uomo a fare del male e perfino a pensare di uccidere la propria compagna, moglie, fidanzata.

- spettacolo "MEDEA'S room" di e con Cam Lecce e Jorg Grunert. Musica di Luigi Morleo.
Lo spettacolo è liberamente tratto dal libro MEDEA. Voci di Christa Wolf. Il mito di Medea nel dramma di Euripide ci rimanda ancora oggi una storia che è un intreccio di amore, gelosia e tradimento: Medea viene rappresentata come una donna innamorata, impulsiva, vendicativa, barbara, estranea alla logica e all'etica della civiltà. Christa Wolf, ripercorrendo a ritroso le varie versioni del mito e risalendo fino a fonti antecedenti Euripide rintraccia un'altra Medea, una donna sì travagliata dall'amore ma forte e generosa, depositaria di un remoto sapere del corpo e della terra che una società intollerante come quella dei corinzi, emargina ed annienta negli affetti fino a lapidarne i figli. Medea allora non rappresenta più l'oscuro inabissamento nell'irrazionale ma al contrario la necessità della chiarezza e dello scandalo della ragione ponendo una riflessione sull'atteggiamento maschile nei confronti delle donne e verso se stessi in relazione alle donne.

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